Data creazione: 01/04/2022 Data ultima modifica: 03/11/2023

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Fondazione CRC sostiene 3 progetti di telemedicina di ASL CN1, ASL CN2 e AO Santa Croce e Carle

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Ha preso avvio con un primo incontro tecnico − alla presenza del presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola, dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e delle direzioni di ASL CN1, ASL CN2 e AO Santa Croce e Carle − il progetto promosso dalla Fondazione CRC per favorire lo sviluppo sistemico e
coordinato della Telemedicina in provincia di Cuneo.
La Fondazione CRC ha voluto promuovere un lavoro congiunto con le aziende sanitarie e ospedaliere della provincia di Cuneo, con l’obiettivo di garantire il raccordo con le azioni e gli interventi di telemedicina istituzionali. Dopo la fase più acuta della pandemia è stato costituito un tavolo di co-progettazione attraverso
cui è stato possibile conoscere i bisogni di salute del territorio, individuando le necessità dei cittadini e incentivando risposte adeguate e velocemente cantierabili in ambito Telemedicina. Ogni Azienda coinvolta nel progetto ha contribuito a definire il quadro dei bisogni di salute e lavorato alla definizione di un
programma pluriennale di implementazione della Telemedicina sul proprio territorio.
A conclusione di questo iter, sono stati selezionati 3 progetti che la Fondazione CRC ha scelto di sostenere con un budget complessivo di 690 mila euro:
- Per l’ASL CN1, il progetto “New Normal in Riabilitazione”: iniziativa a respiro biennale che si inserisce all’interno del modello di lavoro aziendale già attivo sul versante della Telemedicina e intende sperimentare un nuovo modello riabilitativo. Il progetto si rivolge a minori e ad adulti, fornendo un supporto diagnostico e una teleriabilitazione nei disturbi del neurosviluppo, neuromotori e della condotta alimentare. Il progetto coinvolgerà il settore della Neuropsichiatria infantile e quello della Medicina Fisica e Riabilitativa e intende inoltre garantire una riduzione dei tempi di attesa per giungere ad un orientamento diagnostico.
- Per l’ASL CN2, l’azione sulla telemedicina si svilupperà su 3 direttrici: estensione a nuove strutture, l’implementazione di nuove funzionalità e attivazione di un servizio dedicato a pazienti e caregiver. Il progetto coinvolgerà le strutture di Cardiologia, Chirurgia, Diabetologia, Distretto (tutti i servizi di assistenza e cura erogati sul territorio), Oncologia e Radioterapia.

- Per l’AO Santa Croce e Carle il progetto “Telemedicina per il follow-up di pazienti dimessi dopo episodio di scompenso cardiaco acuto”, che prevede un intervento di telemedicina su pazienti dimessi dall’Azienda con scompenso cardiaco acuto, per garantire adeguato follow-up o, in caso di complicazioni, la tempestiva presa in carico. L’iniziativa prevede 3 step successivi: una televisita post-dimissioni con registrazioni dei parametri attraverso dispositivi di proprietà del paziente, il telemonitoraggio dei device impiantati (pace makers) e infine, entro giugno 2023, una televisita con strumenti messi a disposizione del paziente al momento della dimissione.
Con l’incontro di oggi, prende operativamente avvio il progetto di Telemedicina che la Fondazione CRC ha fortemente voluto e che è stato sviluppato coinvolgendo fin dall’inizio la Regione Piemonte, con l’obiettivo di garantire un migliore accesso alle prestazioni sanitarie in un territorio, quella della provincia di Cuneo, molto
vasto
” commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC. “L’iniziativa è stata costruita grazie a un fitto confronto con le due ASL e con l’Azienda Ospedaliera del territorio, a partire dai bisogni di salute emersi dopo la pandemia. Con il progetto Telemedicina Fondazione CRC conferma la volontà di mettere il benessere e la salute al centro della propria attività, favorendo processi di innovazione che portino benefici per tutti e possano diventare buone prassi mutuabili e replicabili in altre realtà”.
In Piemonte – osserva l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – la digitalizzazione della Sanità ha compiuto nel tempo della pandemia passi avanti che fino a qualche mese prima sembravano impossibili. Il teleconsulto medico, la televisita e la telecardiologia con il monitoraggio a distanza per i portatori di
pacemaker sono realtà sempre più diffuse sul nostro territorio. Ringrazio la Fondazione CRC per il sostegno alle progettualità individuate dalle Aziende sanitarie della provincia, grazie a cui gli strumenti di telemedicina diventano parte integrante della medicina territoriale. Osserveremo con attenzione gli sviluppi di queste iniziative e i risultati che porteranno, nella prospettiva di farne patrimonio condiviso della sanità regionale”

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