Le vaccinazioni sono lo strumento universalmente previsto dai programmi di prevenzione vaccinale per prevenire e combattere le malattie infettive.
L’obiettivo che si propongono è quello di conferire uno stato di protezione a quei soggetti sani che, per alcune condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, sono esposti al pericolo di contrarre determinate infezioni, nonché quello di ottenere la riduzione e, quando possibile, l’eradicazione di alcune malattie infettive per le quali non esiste una terapia (es. Poliomielite, Epatite B, Varicella) o per le quali la terapia non è sempre efficace (es. Difterite, Tetano, Meningite) o che possano essere causa di gravi complicazioni (es. Morbillo, Pertosse, Rosolia).
I vaccini sono gli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. Infatti, grazie alla loro introduzione, lo scenario epidemiologico delle malattie infettive per le quali è disponibile la vaccinazione è radicalmente mutato, portando alla drastica riduzione della letalità di tali patologie, in Italia e in molti Paesi del mondo, determinando risultati eccezionali, come l’eradicazione del vaiolo.
Le vaccinazioni possono, quindi, essere definite come un intervento “individuale”, ma anche “collettivo”, in quanto il beneficio è diretto (ovvero derivante dalla vaccinazione stessa che immunizza totalmente o parzialmente la persona vaccinata) e indiretto (in virtù della creazione di una rete di sicurezza, a favore dei soggetti non vaccinati), che riduce il rischio di contagio.
Le vaccinazioni rientrano nella responsabilità genitoriale secondo il criterio dell’interesse superiore del fanciullo e del suo diritto ad essere vaccinato.
Il D.lgs. n.73 del 2017 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” modificato dalla Legge di conversione n. 119 del 2017, prevede due vaccini obbligatori:
In occasione della prima vaccinazione vengono fornite informazioni sulla possibilità di effettuare anche i seguenti vaccini non obbligatori, ma raccomandati per proteggere il bambino:
Sono tutte vaccinazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza, ossia di prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire gratuitamente ai cittadini.
Le informazioni sulle malattie infettive e i vaccini per prevenirle sono contenute nell'opuscolo.
È possibile accedere ad ulteriori informazioni visualizzando le seguenti pagine web:
Come tutti i farmaci, anche i vaccini possono presentare effetti indesiderati, in genere di lieve entità. Alcuni effetti indesiderati possono essere estremamente rari ed essere rilevanti solo quando il vaccino viene somministrato ad un numero molto elevato di soggetti. Per questo motivo la sorveglianza della sicurezza prosegue anche dopo l'immissione in commercio, attraverso il sistema di farmacovigilanza che raccoglie segnalazioni relative ad eventi avversi o presunti tali, da parte dei centri vaccinali, operatori sanitari e cittadini.
Per segnalare una sospetta reazione avversa ci si può collegare al sito www.vigifarmaco.it seguendo la procedura guidata.
Il calendario vaccinale è illustrato nella tabella richiamata su questo sito.
Per tutti i vaccini offerti attivamente e gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, obbligatori e raccomandati, la famiglia di ogni nuovo nato riceve una lettera dall'Ufficio Igiene dell'Asl con l'invito a recarsi presso i Servizi vaccinali per la somministrazione.
Gli inviti alle sedute vaccinali possono essere inviati via mail previa comunicazione del relativo indirizzo di posta elettronica (Modulo "Richiesta Utilizzo Contatti Indirizzo E-mail/Numero Cellulare per Comunicazioni inerenti alle Vaccinazioni"). Considerata la maggior semplicità e tempestività di arrivo della lettera si raccomanda di seguire tutti questa procedura.
Nel testo dell'invito viene indicato l'indirizzo di questo sito internet su cui sono postati i documenti informativi.
Per tutti gli altri vaccini è opportuno rivolgersi all'Ufficio Igiene e Sanità Pubblica e al Pediatra di Libera Scelta per avere informazioni sulle opportunità a disposizione.
Con il Decreto legge 7 giugno 2017 n. 73, “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”, modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017 n.119, è stata disposta l’obbligatorietà per alcune vaccinazioni (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-haemophilus influenzae tipo B, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) e la regolarità vaccinale è diventato requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.
A tal fine le scuole inviano al Servizio Igiene Sanità Pubblica gli elenchi dei bambini, utilizzando il modello elenco alunni per scuole, per il controllo della regolarità vaccinale.
Il SISP, una volta effettuate le verifiche, invierà l’esito alle scuole per l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge:
La Scuola potrà anche informare le famiglie e chiedere ai genitori, in caso di irregolarità, di perfezionare la condizione vaccinale del proprio figlio.
Le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
È necessario che i genitori dei minori, che da poco sono stati iscritti nelle liste anagrafiche di questa ASL, provvedano a far registrare le vaccinazioni praticate fino ad oggi.
Il Servizio Igiene Sanità Pubblica provvede a convocare i genitori attraverso una lettera in cui sono indicate le modalità e la documentazione richiesta; tuttavia, il genitore del minore può comunque recarsi presso gli Uffici S.I.S.P. territorialmente più vicini, anche senza convocazione, ma negli orari stabiliti, presentando il tesserino e/o certificato vaccinale o altra valida documentazione o inviare gli stessi via posta elettronica all'indirizzo PEC sisp@aslcn1.legalmailpa.it, specificando nell’oggetto il Comune di domicilio o residenza.
Nel caso in cui il genitore non sia in possesso della documentazione necessaria, può comunque comunicare, tramite email alla casella postale di cui sopra o telefonicamente, l’indirizzo dell’ASL italiana presso la quale sono state registrate per l’ultima volta le vaccinazioni. Sarà cura del S.I.S.P. recuperare le informazioni necessarie per la registrazione.
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00
Testo coordinato D.L. n. 73 del 7/06/2017 e L. n. 119 del 31/07/2017
Per quanto riguarda la popolazione adulta, alcune vaccinazioni sono prioritarie per determinate categorie di persone e di lavoratori.
La vaccinazione antitetanica è obbligatoria, oltre che per tutti gli sportivi affiliati al CONI, per i lavoratori agricoli, i metalmeccanici, gli operatori ecologici, gli stradini, i minatori e gli sterratori etc., secondo l'elenco riportato nella Legge del 5 marzo 1963, n. 292. I richiami vaccinali sono da praticarsi preferibilmente con vaccino antidifterico-tetanico-pertossico per adulti.
Le vaccinazioni antimeningococcica, antitifica, antidiftotetanica, antimorbillo-parotite-rosolia sono obbligatorie per tutte le reclute all'atto dell'arruolamento.
La condizione di diabete determina un aumento del rischio di sviluppare malattie infettive e di mortalità correlata. In questi soggetti alcune malattie infettive, come l’influenza, la polmonite, l’Herpes zoster (Fuoco di Sant’ Antonio), ecc., si verificano con maggiore frequenza, ma possono anche avere un decorso più grave, con conseguente ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva e decesso.
I pazienti diabetici sono anche ad aumentato rischio di mortalità per polmonite, batteriemia e meningite da meningococco e pneumococco.
I vaccini sono tra le misure di prevenzione più importanti e rappresentano una componente fondamentale di qualsiasi misura di prevenzione, pertanto le vaccinazioni sono fortemente raccomandate nelle persone diabetiche.
La Regione Piemonte ha emanato recentemente un protocollo specifico “Le vaccinazioni nel paziente diabetico” con il quale viene data la possibilità ai pazienti diabetici di effettuare gratuitamente tutte le vaccinazioni previste.
Il medico di famiglia e lo specialista che ha in cura il paziente valuteranno la necessità di effettuare queste vaccinazioni.
Il SISP è a disposizione per eventuali prenotazioni.
Le donne in gravidanza sono esposte a diverse infezioni che possono pregiudicare la continuazione della gestazione. Tra queste è ormai nota da tempo l’influenza stagionale. Per questo è importante che tutte le donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione influenzale siano sottoposte a vaccinazione. A questa si è aggiunta recentemente l’infezione da COVID 19.
Un’altra vaccinazione molto importante è quella contro la pertosse, da praticarsi dopo la 27° settimana con il vaccino antidifterico-tetanico-pertossico (dtp) per adulti per proteggere il bambino dalla pertosse nei primi mesi di vita, prima che i vaccini a lui praticati possano difenderlo. Purtroppo anche le mamme che in passato si sono vaccinate contro la pertosse o hanno superato la malattia nell’infanzia non riescono a passare una quantità sufficiente di anticorpi al bambino. Solo una dose di richiamo di questa vaccinazione consente di trasmettere una protezione efficace al bambino.
Per maggiori informazioni riguardanti le "vaccinazioni raccomandate e gratuite per le donne in gravidanza" cliccare qui.
Esistono vaccinazioni raccomandate per alcune categorie professionali considerate maggiormente a rischio per talune infezioni e per alcune categorie di persone suscettibili di andare incontro a serie complicazioni in caso di infezione.
Il Papilloma virus umano (HPV) è un virus responsabile di un'infezione che può causare diversi tipi di cancro. Tra questi, il più noto è il cancro del collo dell'utero. Ma anche altri tipi di cancro possono essere dovuti a questo virus, come quello anale, degli organi genitali maschili e femminili, dell’orofaringe e della bocca.
Il Papilloma virus è molto diffuso e si trasmette con facilità per via sessuale, anche con rapporti non completi. Si stima che il 75% di donne e uomini nel corso della propria vita entri in contatto con il virus.
Nella maggior parte dei casi non si sviluppa il cancro perché il Papilloma virus viene eliminato spontaneamente e in genere sia gli uomini che le donne non hanno manifestazioni evidenti dell'infezione. In alcuni casi però il Papilloma virus umano è in grado di trasformare cellule normali in cellule anormali. In un periodo di tempo lungo queste cellule possono evolvere in cancro. La maggior parte di coloro a cui viene fatta diagnosi di cancro probabilmente è venuta a contatto con il virus molti anni prima, dato che l'evoluzione dell'infezione in cancro è molto lenta.
In Italia sono disponibili tre vaccini, uno bivalente, uno quadrivalente e uno 9-valente. La Regione Piemonte ha adottato il vaccino 9-valente, in grado di proteggere verso 9 tipi differenti di HPV.
La vaccinazione è più efficace se somministrata prima dell'inizio dell'attività sessuale. Infatti la vaccinazione serve a prevenire le infezioni, ma non a curare quelle già in atto.
Dal 2018 in Piemonte viene offerta attivamente e gratuitamente la vaccinazione ai ragazzi e alle ragazze nel corso del dodicesimo anno. Il vaccino utilizzato nella nostra Regione prevede un calendario a due dosi distanziate tra loro di 5/6 mesi. Il vaccino viene somministrato intramuscolo nella parte alta del braccio.
Le reazioni collaterali dopo la vaccinazione non sono frequenti; tra quelle segnalate le più comuni sono: dolore, cefalea, febbre e arrossamento nella sede di iniezione.
La Regione Piemonte offre attivamente e gratuitamente la vaccinazione contro HPV anche a tutte le donne nate a partire dal 1993, ai maschi nati dal 2006 e a tutte le donne a cui sono riscontrate lesioni cervicali, di grado CIN2 o superiore, su indicazione del medico specialista che ne richiede la vaccinazione. In particolare, la presenza di test positivo per HPV o semplici richieste sulla base di visite mediche o accertamenti con lesioni NON certificate NON possono essere accolte per una vaccinazione gratuita e, nel caso in cui la documentazione clinica presentata il giorno dell'appuntamento sia incompleta o non certifichi le condizioni che prevedono la gratuità della vaccinazione, verrà chiesto il pagamento sia della prestazione che delle 3 dosi di vaccino previste.
È comunque indispensabile che tutte le donne, vaccinate e non vaccinate, a partire da 25 anni, comincino e continuino a eseguire i test di screening del programma Prevenzione Serena della Regione per diagnosticare precocemente le lesioni precancerose, non tutte prevenibili con il vaccino.
Vaccinazione e Screening rappresentano insieme la modalità più efficace e completa per la prevenzione del cancro del collo dell'utero.
Informazioni più approfondite sono contenute nel documento “Le 100 domande sull’HPV” a cura dell’Osservatorio Nazionale Screening: http://www.osservatorionazionalescreening.it/content/le-100-domande-sullhpv
Da giugno 2023 tutte le comunicazioni (convocazioni, richiami, rinvii) inerenti alle vaccinazioni praticate ai minori vengono inviate tramite Posta Certificata.
A tal fine è indispensabile che i genitori comunichino un indirizzo PEC/E-mail e il numero di telefono presso i quali è possibile contattarli.
Questi dati vengono già richiesti durante la scelta del Pediatra, attraverso la compilazione del modulo “Richiesta Utilizzo Contatti Indirizzo E-Mail/Numero Cellulare per Comunicazioni inerenti alle Vaccinazioni”, ma si raccomanda di comunicare eventuali variazioni dei dati indicati nel modulo suddetto ed effettuate prima del compimento del 18° anno di età del minore, recandosi presso le segreterie del Servizio Igiene Sanità Pubblica territorialmente più vicino o inviandola alla PEC vaccinazioni@aslcn1.legalmailpa.it.
La presente richiesta scadrà automaticamente al compimento da parte del minore del 18° anno di età. Dopo tale data sarà necessario che il/la ragazzo/a maggiorenne provveda a segnalare il nuovo indirizzo di posta elettronica/cellulare da utilizzare.
CUNEO CALL CENTER VACCINAZIONI – C.so Francia, 10 (1° piano)
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08.00 alle ore17.00
Telefono: 0171/078680
Per le vaccinazioni dei soggetti a rischio per esposizione lavorativa, l'offerta dei vaccini è regolata ai sensi dell'art. 279 del decreto legislativo 81/2008, secondo il quale "il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali: la messa a disposizione dei vaccini efficaci per quei lavori che non sono già immuni all'agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente..”.
Tuttavia, qualora il datore di lavoro volesse richiedere la somministrazione dei suddetti vaccini ai Servizi Vaccinali delle ASL, questi possono fornire le prestazioni richieste.
Il datore di lavoro sarà tenuto a sostenere gli oneri relativi al costo della prestazione.
Le aziende private che richiedono all’ASL la somministrazione dei vaccini per i propri dipendenti dovranno inviare la richiesta, e l'apposito modulo (Comunicazione dati fatturazione elettronica), via email all’indirizzo protocollo@aslcn1.legalmailpa.it.
I dipendenti indicati dall'Azienda, verranno contattati dal nostro call center per la programmazione delle vaccinazioni.