Proseguono gli appuntamenti collaterali alla Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano, allestita sino al 25 settembre presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda di Racconigi, in P.zza Vittorio Emanuele II, n.15.
Grazie alla collaborazione tra l’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, l’Associazione Progetto Cantoregi, “La Voce di Elisa” ODV e la S.C. Psichiatria-Centro di Salute Mentale di Savigliano, sabato 17 settembre si svolgeranno due importanti momenti di riflessione incentrati sul tema dell’arte e della follia.
Questi eventi faranno da anticipazione al “Festival del Rumore: piccole e disturbanti voci di gioia e dolore nella giornata della salute mentale”, organizzato dalla “Voce di Elisa ODV”: un festival di eventi per parlare, raccontare, fare rumore sulle tematiche della prevenzione e della salute mentale, che vedrà la realizzazione – a partire dal 8 ottobre 2022- di numerosi eventi culturali sui territori di Savigliano, Fossano, Saluzzo e Racconigi.
Sabato 17 settembre alle ore 18.30 presso la Pinacoteca Civica Levis Sismonda di Racconigi è prevista visita alla mostra di Giancarlo Giordano, alla presenza dell’artista e, alle ore 20.30 in SOMS - in Via Carlo Costa, 23- si terrà la conferenza "Michael Noble e Dino Buzzati tra arte e follia", a cura del Dott. Giovanni Grazioli, direttore della Biblioteca civica di Belluno.
Dopo un saluto del Dott. Marco Pautasso, Presidente dell’Associazione Cantoregi e del Dr. Mario Abrate, Presidente dell'Associazione culturale Carlo Sismonda APS, il Dott. Alessandro Vallarino, psichiatra, introdurrà la serata nel corso della quale verrà affrontato il tema dell’arte e della follia attraverso l’esperienza manicomiale.
La Mostra Personale dell’artista Giancarlo Giordano, promossa dalla Città di Racconigi, è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Carlo Sismonda APS, con il contributo di Fondazione CRT e la collaborazione di Progetto Cantoregi e SOMS.
Curata da Anna Cavallera, presenta una trentina di opere scelte, sia pittoriche che plastiche, le quali intendono ripercorrere visivamente la lunga carriera dell’artista racconigese, a partire dai disegni degli anni Settanta, sino alle ultime tele del 2022. Giordano torna a scuotere il pubblico e le coscienze con il suo universo fatto di storie, volti ed espressioni definite a spatolate dai toni biaccosi, grigi ed azzurri, colori spenti che traducono il magma fluido di un malessere serpeggiante, quello che l'artista ha raccolto svolgendo per ventitré anni l'attività di infermiere presso il manicomio cittadino. Accanto al ciclo pittorico dedicato ai pazienti dell’ex ospedale psichiatrico, si potranno ammirare i suoi fiori, le nature morte, i lirici paesaggi e alcune significative testimonianze scultoree: dalle figure femminili in bronzo e cemento armato alla raccolta di piccole figure in terracotta smaltata, un popolo sempre più vicino ai suoi fantasmi, le cui parvenze si confondono con quelle socialmente accettate.