Data creazione: 01/04/2022 Data ultima modifica: 03/11/2023

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Trattare la malattia di Parkinson con approccio multidisciplinare

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Si è svolto sabato 8 ottobre presso la Casa Regina Regalis a Vicoforte il convegno dedicato alla Malattia di Parkinson dal titolo: Malattia di Parkinson - Dalla diagnosi alla Terapia multidisciplinare, organizzato dalla Neurologia di Mondovì dell’Asl CN1: un pool di esperti, davanti ad oltre 120 partecipanti del settore e non, si sono confrontati sull’approccio multidisciplinare e sulle diverse terapie a disposizione.

Dopo il saluto del Direttore Generale dell’ASLCN1 Giuseppe Guerra e di Francesca Botto in rappresentanza del Comune di Mondovì, patrocinatore dell’evento, Elona Brahimi, neurologa di Mondovì e responsabile dell’ambulatorio Disturbi del Movimento ha aperto il convegno, sottolineando in particolare l’importanza della gestione del Parkinson in modalità multidisciplinare.

La prima sessione, moderata da Alessia di Sapio (direttore della Neurologia presso l’azienda ospedaliera San Luigi Orbassano) è stata dedicata alla clinica e diagnostica della malattia di Parkinson.

E’ toccato a Leonardo Lopiano - direttore della Divisione Universitaria di Neurologia della Città della Salute e della Scienza di Torino e del Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi e il trattamento della malattia di Parkinson e dei Disturbi del Movimento - introdurre il tema dei percorsi diagnostici terapeutici più opportuni e in particolare del recente PSDTA regionale. Brahimi ha illustrato le diverse manifestazioni della malattia, i più recenti criteri diagnostici e le chiavi di lettura per riconoscere le varie fasi della malattia. Mara Rosso, neurologa presso l’ospedale di Savigliano, ha trattato i sintomi neuropsichiatrici e del sonno mentre la collega Marilena Gubbiotti, esperta neuro-urologa dell’ospedale San Donato di Arezzo, ha sottolineato il peso dei disturbi genito-urinari nella vita quotidiana del paziente parkinsoniano, illustrando le nuove terapie. Infine il Roberto Ferri del San Luigi Orbassano si è soffermato sulle strategie del controllo del dolore nel paziente.

Nel corso della seconda sessione, che è stata incentrata sulle attuali terapie, Maurizio Zibetti, ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze, ha presentato le terapie in fase iniziale e intermedia e le modalità di valutazione della progressione e delle scelte terapeutiche. Mario Giorgio Rizzone, professore associato del Dipartimento di Neuroscienze “Rita levi Montalcini” dell’Università di Torino, ha presentato le attuali terapie nelle fasi più avanzate della malattia (sistemi infusionali, oppure tecniche di neurochirurgia avanzata come la neurostimolazione cerebrale profonda). A seguire Elena Torre, neurologa dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, ha esposto i nuovi studi e le nuove frontiere di cura, mentre Luca Magistrelli, neurologo dell’Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara, ha introdotto alla discussione una serie di casi clinici.  

La sessione pomeridiana - moderata da Marco Quercio, direttore del Dipartimento Medico Riabilitativo dell’ASL CN1 e dal Prof. Alessandro Mauro, direttore del Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini” dell’Università di Torino - è stata dedicata alla Riabilitazione. Claudia Burlato, Medico di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’AslCN1 ha portato all’attenzione dei partecipanti l’importanza dell’approccio riabilitativo in tutte le fasi di malattia, Eliana Peirone, fisioterapista della struttura Recupero e Rieducazione Funzionale dell’ASLCN2 ha illustrato strumenti e tecniche che favoriscono il controllo dell’equilibrio, della postura e riducono il rischio di cadute. Infine Claudio Marcello Solaro, direttore del Centro di Recupero e Rieducazione Funzionale “Mons. Luigi Novarese” di Moncrivello, ha illustrato alcune tecniche innovative riabilitative.

Le conclusioni sono state affidate a una tavola rotonda interattiva dedicata alla rete assistenziale, alla quale hanno partecipato Gabriele Ghigo, direttore del Dipartimento per l’Integrazione Territoriale dell’ASL CN1, Daniele Gallo, Medico di Medicina Generale di Mondovì, i quali hanno sottolineato l’importanza del ruolo del MMG nel processo di cura e la necessità di strutturare e lavorare insieme per la realizzazione di percorsi a livello distrettuale.

Brahimi e Burlato hanno presentato il progetto Parkinson NET in atto da circa un anno presso l’Ospedale  Mondovì, che prevede la presa in carico dei pazienti con modalità multidisciplinare. L’infermiere specialista nella MP Giorgio Costigliolo, infermiere del S. Croce e Carle e Marisa Brignone coordinatore infermieristico del Dipartimento per l'Integrazione Territoriale hanno evidenziato l’importanza del supporto nell’educazione e autogestione domiciliare del paziente cosi come per la gestione dei device di terapia avanzata e l’importanza di istituire l’infermiere come case manager nella malattia di Parkinson.  

Le associazioni dei pazienti con malattia di Parkison, rappresentati da Albina Bongiovanni (Associazione Granda Ama Mondovì) e dal Claudio Rabbia (Presidente Associazione PARKIMACA Cuneo) hanno portato la loro testimonianza coinvolgendo emotivamente più volte la platea.

Il convegno di sabato è stato solo il primo passo di un approccio multidisciplinare alla malattia di Parkinson che deve coinvolgere costantemente tutti i livelli di assistenza e cura del paziente e soprattutto le associazioni per non lasciare soli i pazienti e le loro famiglie.

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