Data creazione: 21/09/2023 Data ultima modifica: 09/10/2023

Peste suina africana

Cos’è? - La peste suina africana - PSA -  è una malattia virale, altamente contagiosa, che colpisce esclusivamente suini e cinghiali, con una letalità che può arrivare al 90%. 

La malattia NON SI TRASMETTE all’uomo.

Quali conseguenze - Non esiste cura, nè vaccino, pertanto è difficile contenere la diffusione della malattia, che provoca effetti devastanti sul patrimonio zootecnico e sul settore della macellazione e trasformazione delle carni (es. produzione di salumi). La gravità della malattia e la capacità dell’infezione di diffondersi rapidamente comportano forti restrizioni commerciali, incluso il blocco delle esportazioni, con pesanti conseguenze economiche, sanitarie e costi elevati per la eradicazione della malattia.

Come si previeneNon esistendo vaccino o cura contro la malattia, l’unica prevenzione realmente efficace è l’adozione di idonei comportamenti che ne riducano il rischio di diffusione.  Il virus della Peste Suina Africana può resistere a lungo nelle carcasse di cinghiali infetti, anche in relazione alle temperature stagionali. L’adozione di comportamenti precauzionali per chi entra in contatto con gli animali selvatici, soprattutto cinghiali e loro prodotti, è uno degli strumenti più efficaci per evitare l’introduzione del virus o la sua diffusione nel territorio.

Per ulteriori informazioni, è possibile fare riferimento ai link sotto riportati.

Raccomandazioni

Le vie di contagio - Materiale informativo

Informazioni e aggiornamenti Ministero Salute

Informazioni e aggiornamenti Regione Piemonte

 

LA SITUAZIONE DELLA PESTE SUINA NEL TERRITORIO DELL’ASLCN1

Il continuo e progressivo estendersi dell’infezione di PSA ha comportato, nella primavera 2023, l’ingresso in zona di restrizione dei primi Comuni del territorio dell’ASLCN1, con la conseguente adozione di tutte le misure previste dalla normativa vigente. Nello specifico, sono previste misure speciali di controllo della malattia sia nell’area dove è stata riscontrata la presenza di PSA nel cinghiale, definita “zona di restrizione II”, sia in un’area “cuscinetto” esterna, ad alto rischio, senza casi di PSA, definita “zona di restrizione I”.

Per l'elenco dei comuni ricadenti nelle diverse zone di restrizione, con il dettaglio della presenza di casi confermati sul relativo territorio, cliccare qui.

 

ANCHE TU PUOI AIUTARCI

Il controllo della popolazione di cinghiali e la segnalazione di carcasse di cinghiale rappresenta uno strumento indispensabile per la lotta alla malattia. Per questo, l’ASLCN1, sulla base di indicazioni regionali, ha adottato misure finalizzate a ridurre il rischio di diffusione della PSA, che includono corresponsioni economiche in caso di:

  1. segnalazione di carcasse in zona di restrizione II e I;
  2. abbattimento di cinghiali, nella fattispecie femmine adulte/subadulte, nei territori dei comuni in zona di Restrizione I

Di seguito, puoi trovare la procedura e la documentazione necessarie per l’erogazione della compensazione.

Procedura

Autocertificazione e scheda di rilevazione biometrica

All. 1_Dati fiscali

 

NORME DI COMPORTAMENTO IN ZONA DI RESTRIZIONE II

In zona di restrizione II, se avvisti una carcassa di cinghiale, NON TOCCARLA E ALLERTA immediatamente i Servizi Veterinari del territorio contattando il numero che trovi in brochure e adottando le norme di comportamento descritte.

Brochure Zona II