Come previsto dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata attivata la COT, centrale operativa territoriale, di Mondovì. È una nuova tappa raggiunta nella riorganizzazione dei servizi sociosanitari del territorio, previsto dal Piano.
Si tratta, come noto, di un progetto a medio-lungo termine che dovrebbe attuare la riorganizzazione entro il 2026, in osservanza dell’indicazione della Comunità europea, con lo scopo di facilitare e garantire la presa in carico dei cittadini con problemi di fragilità sociosanitaria che la pandemia da Covid19 ha reso ancora più evidenti.
La COT di Mondovì è stata realizzata sul territorio dell’Asl, in linea con i tempi previsti dalla fase regionale che coinvolge la nostra azienda.
La nuova Centrale è riferimento per il distretto Sud Est , di cui fanno parte i comuni di Alto, Bagnasco, Bastia Mondovì, Battifollo, Belvedere Langhe, Bonvicino, Briaglia, Briga Alta, Camerana, Caprauna, Carrù, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Ceva, Cigliè, Clavesana, Dogliani, Farigliano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Garessio,Grottasecca, Igliano, Lequio Tanaro, Lesegno, Lisio, Magliano Alpi, Marsaglia, Mombarcaro, Mombasiglio, Monasterolo Casotto, Monastero Vasco, Mondovì, Monesiglio, Montaldo Mondovì, Montezemolo, Murazzano, Niella Tanaro, Nucetto, Ormea, Pamparato, Paroldo, Perlo, Pianfei, Piozzo, Priero, Priola, Prunetto, Roascio, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca de' Baldi, Roccaforte Mondovì, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Michele Mondovì, Scagnello, Somano, Torre Mondovì, Torresina, Vicoforte, Villanova, Viola.
Cos’è la COT, Centrale Operativa territoriale
Si tratta di una struttura organizzativa che deve gestire tutte le transizioni di cura (coordinare i servizi del territorio), assicurando una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari.
Non è un servizio aperto direttamente ai cittadini, ma è il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede anche la realizzazione di case di Comunità e Ospedali di Comunità.
Il personale.ll personale previsto per il funzionamento della COT è costituto da infermieri, IFeC, medici, personale amministrativo e assistenti sociali.
Obiettivo. Scopo dell’attività della centrale operativa è assicurare accessibilità, continuità e integrazione della cura e dell’assistenza attraverso il raccordo delle funzioni clinico-assistenziali, fra cui i servizi rivolti a: persone ricoverate in CAVS/Ospedali di Comunità presenti sul territorio che necessitano di un percorso di dimissione anticipata e assistita al domicilio o in un’altra struttura; persone vulnerabili e con bisogni complessi, che necessitano di una presa in carico integrata non solo di tipo sanitario ma anche sociale (anziani soli, persone con criticità abitative, ecc); persone affette da patologie croniche, attraverso la presa in carico della cronicità tramite interventi di “medicina di iniziativa”, cioè tramite la segnalazione del caso da parte del personale sanitario; monitoraggio dell’evoluzione della malattia e attraverso azioni di prevenzione della salute.
Dettagli dell’attività. La Centrale monitora e garantisce la tracciabilità dei percorsi e la trasparenza dei processi, facilita la comunicazione tra i diversi setting assistenziali attivando i percorsi appropriati in sinergia con tutte le figure professionali e servizi coinvolti. Inoltre, mette in atto e sviluppa percorsi di telemonitoraggio e teleconsulto, promuove percorsi di salute, di prevenzione e di educazione sanitaria (ad es. nell’ambito dell’alimentazione, dell’attività fisica, gruppi di cammino, ecc.) in sinergia con i Dipartimenti Aziendali, i Presidi Ospedalieri dell’ASL, le Strutture Sanitarie Intermedie (Hospice, CAVS, RSA, ecc.) i Servizi Sociali, le Associazioni di Volontariato.
Il modello innovativo della COT è nazionale, ma è stato riadattato alla realtà piemontese dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte, insieme ad AGENAS.