Data creazione: 27/09/2023 Data ultima modifica: 03/07/2024

Pronto soccorso Ceva


Il Pronto Soccorso ubicato presso l'ospedale di Ceva è un Pronto Soccorso h12 con apertura 8-20.

Chi si rivolge al Pronto Soccorso viene accolto da personale infermieristico altamente specializzato che procede all' identificazione delle priorità assistenziali attraverso la valutazione della condizione clinica e dei sintomi e del loro rischio evolutivo. Tale procedura definita "TRIAGE" garantisce la presa in carico e la cura degli utenti sulla base dell’urgenza e non sull'ordine di arrivo. 

In questo modo si definisce la priorità di accesso alla sala visita, codificando l’urgenza in cinque codici di priorità in base ai protocolli realizzati e validati dalla Struttura:

 

Durante l'attesa, che precede la presa in carico da parte del medico, il paziente viene costantamente e regolarmente monitorato e rivalutato da parte dell'infermiere del Triage. In caso di eventuali variazioni delle condizioni cliniche l'infermiere provvede alla tempestiva riassegnazione del codice di triage. A parità di codice avranno la priorità: bambini, persone portratrici di handicap, malati psichiatrici e persone anziani e fragili. 

Il triage non riduce i tempi di attesa per tutti gli utenti ma li redistribuisce a favore di chi ha più necessità di cure urgenti. 

Durante il triage l'infermiere procede all'effettuazione ed esecuzione di prestazioni codificate da appositi protocolli ( esempio: ecg, rilevazione parametri vitali, immobilizzazione antalgica...)

Gli operatori indossano divise di colori differenti:

  • Medici: colore bordeaux
  • Coordinatore infermieristico: colore bianco con colletto rosso
  • Infermieri : colore arancione
  • OSS : colore bianco

INFORMAZIONI UTILI

Il paziente che accede al Pronto soccorso deve portare con sè:

  • documento di riconoscimento
  • tessera sanitaria
  • documentazione sullo stato di salute
  • farmaci assunti regolarmente 
  • eventuali esenzioni ticket

 

L'accesso alle sale d'attesa dei Pronto Soccorso sarà consentito ad un  accompagnatore  per i casi selezionati dal personale medico ed infermieristico.

Per i visitatori e i caregiver l'accesso verrà concordato direttamente con il personale.

In ogni caso accompagnatore/visitatore/caregiver non dovrà presentare alcuna sintomatologia riconducibile al Covid 19 ed indossare la mascherina FFP2.

 

 

I pazienti che usufruiscano di prestazioni di Pronto Soccorso codificate come “codici bianchi” alle dimissioni devono pagare un ticket di 25 euro. Non sono tenuti al pagamento i minori di 14 anni, indipendentemente dal reddito, e le categorie esenti dal ticket sulle visite specialistiche e gli esami diagnostici. 

Informativa pagamento ticket codici bianchi 

Presso il PS è presente un percorso che si occupa della gestione di ogni caso di violenza asimmetrica concomitante o no ad una violenza sessuale, così come previsto dalla Legge della Regione Piemonte 24 febbraio 2016 n°4 “Interventi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e per il sostegno delle donne vittime di violenza ed ai loro figli” (..."istituzione di una “equipe multiprofessionale”... attivazione di un “codice rosa” quale codice aggiuntivo di gravità, visibile ai soli operatori sanitari, ....l’esenzione dal ticket sanitario per tutte le prestazioni conseguenti ad atti di violenza sessuale e domestica...").

Al momento dell'accesso in PS il soggetto vittima di violenza viene accolto dall'infermiere di triage che procederà alla valutazione di competenza assegnando un codice di priorità di accesso alla sala.

Da questo momento si avvia il percorso dedicato che prevede l'attivazione di esami strumentali, diagnostici e consulenze specifici che garantiscono la sicurezza e la privacy del paziente durante la permanenza in PS.

In risposta ai complessi bisogni della persona vittima di violenza, gli operatori sulla base della valutazione, si potranno avvalere anche dei seguenti servizi: 

  • Servizio di Psichiatria, in presenza di patologie di disagio o di disturbi psichici;
  • Servizio per le Dipendenze Patologiche, nelle situazioni di concomitante abuso di sostanze psicoattive;
  • Servizio di Psicologia, nelle situazioni di patologia o disagio derivanti dall’evento traumatico;
  • Servizio di Neuropsichiatria infantile, quando presenti nel nucleo famigliare minori che manifestano sintomi di disagio e/o patologie, riconducibili a violenza assistita o alla presenza di fattori di rischio all'interno del nucleo famigliare , tali da inficiare una sana evoluzione del minore.
  • La connessione con la rete territoriale composta dagli attori sociali che, a vario titolo, si occupano di violenza: Servizi Sociali territoriali, Associazioni di volontariato, Servizio Legale del Comune, Assessorato/consulta Pari Opportunità dei Comuni, Forze dell’ordine, Tribunale Ordinario, Tribunale per i minorenni.

 

OBBLIGO DI DENUNCIA ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA

La denuncia è obbligatoria per i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio nel momento in cui apprendono, nell’esercizio o a causa delle loro funzioni, una notizia di reato (delitto o contravvenzione) perseguibile d’ufficio. Il referto è sostanzialmente la denuncia di un delitto perseguibile d’ufficio riscontrato dall’esercente una professione sanitaria nell’esecuzione di prestazioni di assistenza od opera. La presentazione del referto all’Autorità Giudiziaria è obbligatoria. 

PER INFORMAZIONI ULTERIORI:

https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?id=4498&area=Salute%20donna&menu=society

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/diritti/antiviolenza/centri-antiviolenza-mappe-attivita-per-donne-vittime-violenza

PERSONALE:

Direttore: Dr. Andrea Tortore

Coordinatrice infermieristica gestionale: Daniela Sardo

Coordinatrice infermieristica processi operativi – assistenziali: Laura Borgna

Medici:

Il personale medico del Pronto Soccorso di Ceva fa parte della Cooperativa Novamedica