Data creazione: 08/11/2023 Data ultima modifica: 13/05/2024

Alimenti

PRODUZIONE LATTE ALLA STALLA

Tutte le aziende che producono latte crudo destinato alla trasformazione in sede aziendale, agli stabilimenti di trattamento o trasformazione, devono essere registrate, ai sensi dell'art 6 del reg. (CE) n°852/2004, presso l'Azienda Sanitaria Locale.

 Le aziende notificano  la loro attività compilando il modello qui riportarto:

- Modulo per la registrazione

- Modulo per il cambio di ragione sociale

- Modulo per cessazione dell'attività di mungitura

Sono soggette, inoltre, a registrazione le aziende che effettuano la vendita dirette di latte crudo, anche tramite distributori automatici da notificarsi secondo il modello allegato anche in caso di cambio ragione sociale, di cessazione e di subentro temporaneo a seguito di sospensione del conferimento di un'altra azienda conferente.

La registrazione non è necessaria per la produzione per uso domestico da parte dell'azienda stessa. 

Per svolgere attività di mungitura e di vendità di latte crudo in Azienda Agricola e/o tramite Distributori, è necessario essere registrati in base all'Art. 6 del Reg. CE 852/2004.

LATTE ALTA QUALITA'

Per la produzione di latte di Alta Qualità è richiesta la presentazione della domanda al Sindaco per il tramite del Servizio Veterinario competente. 

Modulistica:

CONTROLLI DELLE ACQUE POTABILI

Il SIAN, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, tra i suoi mandati istituzionali, assicura anche tutti i controlli sulle acque potabili che servono il territorio di competenza dell'Asl Cn1: i riferimenti normativi che dispongono di tali controlli per la tutela della salute pubblica si possono ritrovare nel Decreto Legislativo 18/2023.

Cosa sono le acque potabili?

Per acque potabili o destinate al consumo umano si intendono tutte le acque, qualunque sia l’origine, allo stato naturale in cui si trovano o dopo trattamento, che siano:

  • fornite al consumo umano per la preparazione di cibi, bevande o altri usi domestici, in locali sia pubblici che privati, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne o in bottiglie o contenitori, comprese le acque di sorgente di cui al decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176;
  • utilizzate da imprese alimentari e incorporate negli alimenti o prodotti destinati al consumo umano nel corso della loro produzione, preparazione, trattamento, conservazione o immissione sul mercato.

Dove vengono fatti i controlli?

I campioni di acqua che vengono poi analizzati, sono prelevati:

  1. alla sorgente, ai pozzi ed al punto di presa delle acque 
  2. agli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione 
  3. alla rete di distribuzione ed al punto di consegna.  

Chi effettua i controlli sull'acqua potabile?

Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione assicura costantemente i controlli pubblici ma, gli Enti gestori, a loro volta, sono obbligati ad eseguire controlli interni di tutti gli impianti acquedottistici.  

Che tipo di analisi vengono effettuate?

Le tipologie d’analisi che possono essere eseguite sono numerose numerosissime. In generale vengono effettuati controlli di tipo chimico e di tipo microbiologico: nella nostra ASL in un anno vengono analizzati più di 2000 campioni. Le frequenze di campionamento vengono stabilite in base al volume di acqua distribuito.

Flusso informativo dei dati

Il SIAN effettua i prelievi secondo procedure standardizzate ed invia i campioni ai laboratori di ARPA Piemonte per le analisi. Una volta ricevuti i risultati delle analisi da ARPA, il SIAN valuta il rispetto dei requisiti di qualità delle acque potabili. In caso di non conformità viene richiesto al Sindaco del Comune, in quanto Autorità Sanitaria competente, di adottare gli eventuali provvedimenti (per es. Ordinanze di divieto di utilizzo in caso di pericolo, ecc..). I risultati dei controlli delle analisi delle acque vengono costantemente trasmessi dal SIAN al Sindaco e al Gestore.

NUOVI APPROVVIGIONAMENTI DI ACQUE POTABILI

In caso di nuovi approvvigionamenti di acque da destinare all’uso potabile, il Gestore dell’acquedotto deve richiedere all’ASL il Giudizio di idoneità d’uso sull’acqua destinato al consumo umano, ai sensi dell’art. 13, comma 7 lettera a) del D.Lgs. 18/2023. L’ASL pertanto effettuerà quattro campionamenti su base stagionale, ed in base alle risultanze delle analisi e dell’esame ispettivo esprimerà il giudizio.

Le analisi vengono effettuate da Arpa Piemonte e non sono soggette a pagamento in caso di nuove captazioni di acquedotti, in quanto la richiesta di idoneità di acque da fornire a terzi per finalità di servizio è fondata su un interesse di natura pubblica.

CONTROLLO ACQUE POTABILI NELLE IMPRESE ALIMENTARI

Il D.Lgs. 18/2023, normativa di riferimento sulle acque potabili, stabilisce che il titolare dell'impresa alimentare, denominato Operatore del Settore Alimentare (OSA) dal Regolamento CE 178/2002, è responsabile della qualità dell'acqua impiegata nel ciclo di produzione e del rispetto dei valori di parametro dell'Allegato I del su citato decreto, nel punto in cui è utilizzata dall'impresa.

Pertanto, l'OSA è tenuto ad adottare specifiche procedure di controllo del ciclo delle acque utilizzate, in quanto la qualità dell'acqua costituisce un pre - requisito igienico sanitario fondamentale per la sicurezza dei prodotti alimentari.

La Direzione Sanità della Regione Piemonte, con DGR 10 gennaio 2012, n. 2-3258, pubblicata sul BUR n. del 26.01.2012, ha approvato le "linee guida per il controllo igienico sanitari della qualità delle acque utilizzate nelle imprese alimentari".

Tali linee guida contengono indicazioni sulle modalità di gestione e tipologia di controllo delle acque potabili utilizzate in questo settore focalizzando l'attenzione sui processi in cui l'acqua può influenzare la salubrità del prodotto finale.

Nelle ditte alimentari, infatti, il rischio legato all'acqua è diversificato in base al tipo di impiego: può essere utilizzata come ingrediente negli alimenti, per il lavaggio di impianti e attrezzature destinate al contatto con gli alimenti oppure a scopo tecnologico senza un contatto diretto con i prodotti alimentari (sistemi antincendio, lavaggio di locali dove non c'è lavorazione, sistemi di raffreddamento ecc...).
Il documento fornisce indirizzi all'OSA ai fini alla programmazione delle analisi al rubinetto, prevedendo la frequenza e i parametri da ricercare tenendo conto del suo utilizzo nell'attività svolta (negozi alimentari, bar, ristoranti, mense, industrie alimentari ecc...), nonché della tipologia di approvvigionamento presente(acquedotto o pozzo privato).

Sono da tenere in considerazione altri fattori quali le dimensioni aziendali, la distribuzione interna della rete, la molteplicità delle produzioni, i sistemi di trattamento del prodotto finale oltre le modalità di incorporazione dell'acqua nel ciclo produttivo. 

Si sottolinea che l'applicazione del sistema di autocontrollo da parte dell'OSA non sostituisce i controlli ufficiali da parte dell'ASL, la quale ha l'obbligo di accertare l'aggiornamento del piano aziendale predisposto e le caratteristiche di qualità dell'acqua di approvvigionamento.

Al fine di un supporto nella valutazione del rischio della rete idrica dell’OSA, e per la definizione delle frequenze dell’autocontrollo, sono disponibili la “Scheda per la valutazione dei fattori di rischio rete idrica” e la “Tabella riassuntiva frequenza analisi in autocontrollo a cura dell’OSA”, nel documento informativo presente in questa pagina “IL CONTROLLO DELL’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO DA PARTE DELL’OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE”.

NUOVI APPROVVIGIONAMENTI DI ACQUE POTABILI DA UTILIZZARE NELL’IMPRESA ALIMENTARE

In caso di nuovi approvvigionamenti di acque da destinare all’uso potabile provenienti da fonti di approvvigionamento proprie dell’OSA, l’OSA deve richiedere all’ASL il Giudizio di idoneità d’uso sull’acqua destinato al consumo umano, sulla base di quanto previsto dalla DGR 10 gennaio 2012, n. 2-3258.

LINEE GUIDA E DOCUMENTI INFORMATIVI:

CONTROLLO ACQUA POTABILE PER PRIVATI

I privati cittadini e/o le imprese possono richiedere al Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione - Sian - il prelievo e l'analisi batteriologica e/o chimica di campioni di acqua  proveniente da pozzo o da sorgente privata per verificare l'idoneità al consumo umano.

Per la richiesta si prega di utilizzare il modulo  "Richiesta prelievo campioni acqua per analisi”.

 

ISPETTORATO MICOLOGICO ED ORGANIZZAZIONE SANITARIA

Il SIAN ha competenze riguardo ai funghi attraverso i suoi  "Ispettorati micologici" istituiti da leggi nazionali e regionali: essi assicura il controllo dei funghi epigei spontanei posti in commercio, il controllo per i privati raccoglitori, procede al rilascio del certificato di abilitazione alla vendita dei funghi, supporta le strutture sanitarie in caso di intossicazioni da funghi, effettua attività di informazione ed educazione sanitaria.
L' aspetto relativo al controllo dei funghi commercializzati e destinati al consumo umano è stato affrontato attraverso l'istituzione degli ISPETTORATI MICOLOGICI.

ART. 9 Legge 352/93 e ART. 1 D.P.R. 376/95
Questi articoli normativi stabiliscono "...al fine della tutela della salute pubblica, la Regione e Province Autonome entro un anno dall'entrata in vigore della Legge organizzano, nell'ambito delle aziende A.S.L., uno o più centri di controllo micologico pubblico (Ispettorati Micologici)... " "... l'attività di controllo dovrà essere affidata a micologi in possesso di attestato abilitante conseguito ai sensi del D.M. 686/97...".  Attraverso l'istituzione della figura del Micologo, il legislatore ha inteso definire le caratteristiche dei soggetti che, nell'ambito della pubblica amministrazione, devono assumersi la responsabilità di giudicare la commestibilità dei funghi destinati al consumo diretto o alla commercializzazione. Tali figure nell'espletamento delle loro funzioni oltre al requisito specifico (attestato di Micologo ai sensi del D.M. 689/96) ricoprono la carica di Pubblico Ufficiale onde poter operare attività ispettiva e di certificazione. Il Micologo afferente alla struttura pubblica nello spirito del decreto è un soggetto in possesso di attestato abilitante rilasciato dalla Regione o Provincia Autonoma ed ufficialmente iscritto nei registri regionali/registro nazionale che espleta la propria attività in esclusiva nell'ambito pubblico. I micologi devono acquisire le necessarie conoscenze attraverso un corso di durata non inferiore alle 240 ore e sottoporsi a costante aggiornamento.

Organizzazione
Gli ISPETTORATI MICOLOGICI delle Aziende Sanitarie Locali, come previsto dalle Linee Guida Ministeriali (D.M. 16/10/1998), sono stati inseriti funzionalmente nel Dipartimento di Prevenzione e più precisamente nel Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione tra le cui competenze rientra l'importante funzione di controllo ufficiale dei funghi nell'ambito pubblico e privato.

Funzioni
Agli Ispettorati Micologici competono le seguenti funzioni:

  • In riferimento alla raccolta dei funghi epigei spontanei:

    • Il riconoscimento delle specie fungine raccolte da privati cittadini raccoglitori e/o consumatori e determinazione dei funghi commestibili;
    • La consulenza in occasione di presunti casi di intossicazione ad ospedali e strutture di emergenza in genere
    • Interventi formativi ed educativi diretti alla popolazione, alle scuole attraverso corsi di formazione, pubblicazioni e mostre;
  • In riferimento alla "commercializzazione di funghi spontanei, coltivati, condizionati".

    • Controllo e relativa certificazione dei funghi spontanei freschi destinati alla vendita (mercati ortofrutticoli, esercizi di vendita e di ristorazione)
    • Interventi formativi ed educativi diretti agli operatori del settore ortofrutticolo e della ristorazione

L'Ispettorato micologico  si avvale della professionalità di diversi micologi disponibili presso le sedi delle 4 zone del territorio. Durante il periodo di raccolta dei funghi epigei spontanei è assicurata un'attività di consulenza gratuita per i raccoglitori privati nelle sedi ed orari d'ufficio previo appuntamento telefonico

Sedi ispettorato micologico e contatti
Gli Ispettorati micologici sono disponibili per consulenze e attività di riconoscimento specie fungine previo appuntamento telefonico per il territorio di competenza presso le sedi SIAN di Cuneo, Mondovì, Fossano Saluzzo e Savigliano

RACCOLTA, COMMERCIALIZZAZIONE E NORMATIVA

PRINCIPALI DISPOSIZIONI DI LEGGE

  • LR_32_1982_Testo coordinato Legge Regione Piemonte sulle "Norme per la conservazione del patrimonio naturale e dell'assetto ambientale".
  • L 352/1993 Legge sulle "Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati".
  • DPR 376 1995 Decreto del Presidente della Repubblica sul "Regolamento concernente la disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati".
  • DGR_3marzo1997_66-17092 Delibera Giunta Regionale su "Individuazione speci fungine diffuse nel territorio regionale piemontese non contemplate nell'allegato 1 di cui al D.P.R 376/1995".
  • Legge regionale 17 dicembre 2007, n. 24. (Testo coordinato) Tutela dei funghi epigei spontanei.

PIEGHEVOLI INFORMATIVI IN DIVERSE LINGUE

  • brochure funghi 1 Pieghevole "Attenzione ai funghi" (italiano, inglese, francese, spagnolo, rumeno, albanese)
  • brochure funghi 2 Pieghevole "Attenzione ai funghi" (italiano, arabo, russo, macedone, bulgaro)

MANIFESTAZIONI TEMPORANEE

Sono definite "temporanee" tutte quelle manifestazioni quali sagre, feste campestri, fiere aperte al pubblico, organizzate da varie associazioni (Pro loco, comitati, ...) in modo estemporaneo e saltuario, in cui, per periodi limitati in occasione di ricorrenze, eventi sportivi o politici venga preparata/cucinata e/o somministrata o distribuita qualsiasi sostanza alimentare ivi comprese le bevande.

Tali manifestazioni, seppur da considerarsi di alto valore sociale e culturale, proprio per la loro occasionalità ed elevata promiscuità di cose e persone, rappresentano un potenziale rischio per la salute pubblica; al fine di limitare/azzerare tale rischio la Regione Piemonte ha da tempo fornito le prescrizioni di carattere strutturale e gestionale per un corretto svolgimento delle manifestazioni. Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL CN1 - che è a disposizione dei cittadini per ogni necessità -  cerca di assicurare tramite i controlli di competenza gli standard minimi di accettabilità igienica per garantire il corretto svolgimento della manifestazione.  

REQUISITI MANIFESTAZIONI TEMPORANEE

La Regione Piemonte con DGR n. 27-3145 del 19.12.2011 ha approvato specifiche Linee guida per le attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande in occasione di manifestazioni temporanee.
In tali Linee Guida vengono indicati i requisiti igienico sanitari previsti al fine di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori con riguardo alla sicurezza degli alimenti.

INDICAZIONI OPERATIVE

Le attività di preparazione somministrazione di alimenti presenti nelle manifestazioni temporanee sono soggette a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) da inviare direttamente all'ASL CN1 e al Comune territorialmente competente (senza più utilizzare il Suap competente ai sensi della DGR 19-7530 del 14 settembre 2018), almeno 10 (dieci) giorni prima dell'inizio della stessa, presentando la seguente modulistica:

La modalità' di trasmissione della SCIA senza il tramite del SUAP si applica esclusivamente alle attività non aventi carattere di imprenditorialità (associazioni di volontariato, parrocchie, scuole, ecc.). Per queste ultime risulta tuttora necessaria la SCIA al SUAP competente per territorio.

ULTERIORI COMUNICAZIONI ALL'ASL

Per non perdere dati utili alla corretta registrazione delle imprese del settore alimentare, al fine di una maggiore tutela del consumatore, sarà opportuno che, sin da subito, vengano trasmesse al SIAN dell'Asl le informazioni aggiuntive di cui ai  seguenti moduli:

Il modulo compilato a seconda della tipologia di manifestazione potrà essere inviato ad uno dei seguenti indirizzi pec: dip.prevenzione.aslcn1@legalmail.it oppure protocollo@aslcn1.legalmailpa.it .

SPESE AMMINISTRATIVE

La registrazione dell'attività è soggetta al pagamento di € 20,00 (Sezione 8, Allegato 2, D.Lgs. 32/2021)(*), che dovrà essere versato con bonifico su IBAN IT66M0760110200000020270344 oppure sul c.c.p. n. 20270344 intestato a "ASL CN1 Serv. Tesoreria Diritti Sanitari SIAN". Copia del versamento dovrà essere allegato alla SCIA. La mancata segnalazione delle attività temporanee, così come previsto, è soggetta alla sanzione amministrativa ai sensi dell'art. 6 comma 3 del D. L.vo 193/07.

 (*)  sostituisce  la tariffa di euro 36,00 prevista al punto 3 dell’Allegato 1 della Deliberazione della Giunta Regionale (DGR) n. 27-3145 del 19.12.2011, modificata in ultimo dalla DGR n. 19-7530 del 14.09.2018.

INFORMAZIONI

Per ogni informazione, anche preventiva, l'OSA può rivolgersi ai Servizi del Dipartimento di Prevenzione che si occupano di sicurezza alimentare.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

 

MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI (MTA)

Per vivere l’uomo ha bisogno di energia e sostanze nutritive che assume dagli alimenti. Anche l’acqua è un alimento. La “salubrità” e l’”innocuità” di un alimento e cioè il mantenimento del valore nutritivo, delle caratteristiche di colore, odore e sapore, ed il valore igienico, cioè l’assenza di contaminanti microbici o tossici sia naturali che involontari o intenzionalmente aggiunti, sono tutelate da numerose norme di legge.

Negli alimenti sono normalmente presenti microrganismi utili in quanto ne favoriscono la preparazione e la digestione: ad esempio i salumi, i formaggi, il vino, devono la loro "bontà" all'azione dei batteri. A volte, però, microrganismi "patogeni" e cioè batteri, virus, parassiti, dannosi per la salute dell’uomo, possono essere presenti nell’acqua e negli alimenti contaminandoli, con diverse modalità.

Gli alimenti contaminati, una volta ingeriti, possono provocare malattie se i microrganismi riescono a superare le barriere difensive dell’uomo: sono le cosiddette malattie trasmesse da alimenti (liberamente tratto da Ministero Salute).

Il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione si occupa in quest'ambito della sorveglianza e delle indagini epidemiologiche in sospetti o accertati di infezioni, intossicazioni, tossinfezioni di origine alimentare.

DOCUMENTAZIONE ASL CN1

REPORT ANNUALI REGIONE PIEMONTE

Di seguito si inserisce il link alla pagina informativa della Regione Piemonte sulle Malattie trasmesse da alimenti dove possono essere reperiti i Report  regionali annuali relativi alle MTA ed altro materiale informativo e documentale relativo alle MTA
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/veterinaria-salute-alimentare/intossicazioni-malattie-origine-alimentare

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ